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da giovedì 23 gennaio 2025 // h 17.45
Liceo D’Azeglio // via Parini, 8
QUESTIONI NATURALI, QUESTIONI DI PRINCÌPI
Seneca tra filosofia e scienza
Giulia Boccaccio
Le Questioni Naturali sono forse l’opera più trascurata dell’intera produzione di Seneca. Composte dopo l’allontanamento da parte di Nerone, sono state spesso sbrigativamente etichettate come un trattato di argomento scientifico e naturalistico, poco significativo dal punto di vista filosofico.
Nel corso del seminario, proveremo a rovesciare questo giudizio e a capire come lo stoicismo e il platonismo abbiano in realtà plasmato questo testo senecano. Arriveremo così a scoprire che nelle Questioni Naturali sono affrontate alcune imprescindibili “questioni di principio”, dove il principio è, di volta in volta, la causa naturale di un particolare fenomeno fisico, una norma etica di comportamento da affermare o ripristinare, l’origine divina di tutto ciò che vediamo e – anche – di ciò che non vediamo.
Capisco che cosa ti aspetti da tempo di sentire, che cosa richiedi con insistenza. “Preferisco”, dici, “non avere paura dei fulmini, piuttosto che sapere che cosa sono; perciò, insegna ad altri come si formino: io voglio essere liberato dalla paura dei fulmini, non essere istruito sulla loro natura”.
Naturales Quaestiones II 59, 1
giovedì 23 gennaio
LEZIONE 1
QUESTIONI MORALI
Dalla natura all’etica
Nella prima lezione si contestualizzano le Naturales Quaestiones e si riflette sul legame tra natura ed etica, coprotagoniste dell’opera. Attraverso la lettura dei prologhi e degli epiloghi dei libri, scopriremo che, dietro le spiegazioni razionali dei fenomeni naturali, si cela il desiderio (tipicamente stoico) di Seneca di condurre l’uomo a liberarsi di superstizioni e paure. Ma quali norme seguire e quali comportamenti adottare per percorrere questa via di salvezza?
Le opinioni degli antichi, a mio parere, sono poco precise e rozze: si vagava ancora attorno al vero; tutto era nuovo per uomini che erano ai loro primi tentativi; successivamente, quelle stesse teorie sono state rifinite e, se si è scoperto qualcosa, il merito deve essere nonostante tutto attribuito a loro: c’è voluto un gran coraggio per dischiudere i nascondigli della natura e, senza accontentarsi del suo aspetto esteriore, scrutarla a fondo.
Naturales Quaestiones VI 5, 2
giovedì 30 gennaio
LEZIONE 2
QUESTIONI FISICHE
Dalla natura alla scienza
Nella seconda lezione si esamina l’opera da un punto di vista scientifico: Seneca vuole infatti presentare una rassegna storica e critica delle opinioni di filosofi e scienziati sui fenomeni naturali che si verificano tra cielo e terra, muovendo obiezioni ad alcune posizioni e presentando argomenti a supporto di altre teorie. Quali principi regolavano lo studio della natura nel mondo antico? E come si evolve oggi la scienza secondo la filosofia contemporanea?
Gioverà anche mettersi nella disposizione d’animo che gli sconvolgimenti del cielo e della terra non sono le conseguenze della collera divina: questi fenomeni hanno le loro cause, e non infuriano a comando.
Naturales Quaestiones VI 3, 1
giovedì 6 febbraio
LEZIONE 3
QUESTIONI TEOLOGICHE
Dalla natura a Dio
Nella terza lezione si ragiona sul ruolo riservato alla sfera del divino nelle Naturales Quaestiones e ci si interroga sul rapporto tra Dio, uomo e natura. Con approccio razionale e rigoroso, Seneca cerca di trovare per ogni cosa una causa ad essa omogenea ed evita di far ricorso all’intervento divino, anche quando si tratta di spiegare fenomeni naturali catastrofici. Ma se un terremoto a metà Settecento distrugge una città nel giorno della festa di Ognissanti, siamo sicuri non sia colpa di Dio?
Giulia Boccaccio
Dottoressa magistrale in Scienze Filosofiche all’Università degli Studi di Torino con una tesi sul rapporto tra spazio e tempo per le città post-Covid. Sostenitrice convinta del valore dell’interdisciplinarietà, si è diplomata presso la Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi” e nel 2024 ha conseguito il Master HumanAIze al Politecnico di Torino e frequentato il percorso “Talenti per il Fundraising” di Fondazione CRT. Oggi è Innovation Consultant in Fondazione Piemonte Innova.
Dopo il seminario “Città: (d)istruzioni per l’uso” sulla Repubblica di Platone, quest’anno si farà guidare da Seneca in un’indagine sul rapporto tra filosofia e scienza.