DANTE E LA COMEDÌA

Città di Torino | Biblioteche Civiche Torinesi | Polo culturale Lombroso16

 

mercoledì 22 settembre 2021 | ore 18.00

in diretta streaming dalla sala Molinari della Biblioteca “N. Ginzburg” di via Lombroso 16

INCONTRO IN PRESENZA E ONLINE (modalità di partecipazione in fondo alla pagina)

 

DANTE E LA COMEDÌA

ROBERTO MERCURI IN DIALOGO CON GIGI SPINA

in collaborazione con Giulio Einaudi Editore

 

Evento di introduzione al Convegno “DANTE, CLASSICO TRA I CLASSICI” del 20-21 ottobre 2021

 

Dagli amanti clandestini Paolo e Francesca al goloso Ciacco, dall’eretico Farinata degli Uberti a Ulisse, fino al terribile Lucifero: per ritrovare la strada perduta Dante deve scendere nell’abisso infernale e penetrare il mistero dei limiti di ogni essere umano. Per seguire la Comedia passo a passo, Roberto Mercuri ha costruito un’organizzazione degli apparati di ogni singolo canto che aiuta il lettore a entrare nel mondo trinitario e tripartito descritto da Dante: un commento approfondito sulla struttura del canto, sui personaggi, sulle allegorie, sui nodi di senso più oscuri e problematici. (da einaudi.it)

«Uno degli obiettivi di questo commento, oltre ai risultati scientifici, è stato quello di rendere accessibile un‘ermeneutica della Comedia anche al pubblico dei “non addetti ai lavori” – spiega Roberto Mercuri -. Un invito, dunque, e una sollecitazione a entrare nella scrittura del poema in modo che le chiavi di lettura proposte inducano a suggestioni di lettura anche personali. Per arrivare a questo, occorre partire non dai temi, ma dalla scrittura della Comedia, per poi tornare ai temi che acquistano nuovi significati e aprono differenti prospettive. Secondo il formalismo russo, i temi si susseguono nel tempo e sono sempre gli stessi. Infatti, aggiungo, i temi acquistano nuove forme e nuovi significati nel momento in cui, nella scrittura di un’opera, diventano motivi: i contenuti autobiografici e biografici, storici, politici, filosofici, metalinguistici della Comedia esprimono la loro peculiarità nella forma della scrittura. I temi abitano la letteratura, i motivi la attraversano. Non sarà, forse, un caso che l’etimologia della parola tema rimandi alla staticità (gr. tithemi) e quella della parola motivi rinvii al dinamismo (lat. movere)».”

Roberto Mercuri è stato docente e attualmente è professore emerito di Letteratura italiana presso l’Università «La Sapienza» di Roma. Si occupa di letteratura del Due-Trecento (Dante, Petrarca, Boccaccio) e del Cinque- Seicento (teatro e trattatistica politica del comportamento).

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