INCONTRI
Le conferenze a ingresso libero del Club di Cultura Classica “Ezio Mancino” ONLUS
anno 2018/2019
Una serie di conferenze, promossa dal Club di Cultura Classica “Ezio Mancino” ONLUS e organizzata in collaborazione con la Biblioteca “N. Ginzburg”, la Città di Torino, le Biblioteche Civiche Torinesi e il Polo Culturale Lombroso16, avranno luogo presso la sala Molinari della Biblioteca Civica “Natalia Ginzburg”, via Cesare Lombroso 16 – Torino, da ottobre 2018 a maggio 2019.
Siamo lieti che per il quinto anno consecutivo questa nostra iniziativa possa vantare una collaborazione tanto importante, creando così una bella sinergia che siamo certi renderà possibile una migliore diffusione della cultura classica sul territorio metropolitano.
Ricordiamo che gli incontri sono tutti a ingresso libero e gratuito, fino a esaurimento posti.
La loro durata è di circa un’ora.
Sul canale YouTube dell’associazione è possibile ri-vedere tutti gli incontri degli anni passati.
0.
mercoledì 3 ottobre 2018 – ore 18.00
INAUGURAZIONE XV ANNO
Presentazione dei corsi, dei seminari, degli incontri e di tutte le attività in programma per l’anno 2018/2019. Un’occasione unica per scoprire tutte le iniziative che il Club di Cultura Classica “Ezio Mancino” ONLUS propone a tutti gli interessati
1.
mercoledì 24 ottobre 2018 – ore 18.00
VIRGILIO, LE VIE DELLA CONOSCENZA E LE FAKE NEWS
Massimo Manca
La disseminazione del sapere nel mondo moderno passa per le strade rapidissime ed evanescenti della Rete, seguendo logiche caotiche, attraverso, per esempio, i meccanismi dei memi, del trolling, delle fake news. Si tratta in realità di modalità note e teorizzate già in epoca ampiamente pretecnologica, che, allora come oggi, aveva necessità di attuare strategie di disseminazione della conoscenza. Essa poteva avvenire in maniera scritta oppure orale. La conferenza passa in rassegna alcuni testi celebri dell’antichità per indagare i modi con cui un testo antico tenta di garantirsi una sopravvivenza nel tempo: si tratterà, fra gli altri, la concezione dei rumores in Tacito, l’immagine della fama in Virgilio, il non omnis moriar oraziano e il congedo del petrarchesco Chiare, fresche e dolci acque.
2.
mercoledì 14 novembre 2018 – ore 18.00
LA NATURA DIPINTA: ORTI E GIARDINI NEL MONDO CLASSICO
Elsa Robert
Creazione architettonica rivelatrice dello spirito di un’epoca, il giardino in Grecia e a Roma è uno spazio riservato alla meditazione e alla contemplazione della bellezza.
3.
mercoledì 5 dicembre 2018 – ore 18.00
EGO SUM PRAECEPTOR AMORIS: OVIDIO E L’ARTE DI AMARE
Arianna Clemente, Alessandro Cordella
4.
mercoledì 23 gennaio 2019 – ore 18.00
LA ‘DIABOLICA’ COLPA DI EDIPO: DA SOFOCLE AL CINEMA NOIR
Roberto Danese
5.
mercoledì 20 febbraio 2019 – ore 18.00
MEDEA: MAGA POTENTE E/O MADRE CASTRATRICE?
Paola Rossi
6.
mercoledì 20 marzo 2019 – ore 18.00
UN’ORA DI SILENZIO… PER PARLARNE AD ALTA VOCE
Nicoletta Polla Mattiot, Luigi Spina
Per Luigi Spina è facile ricordare un motto di Agostino su una possibile definizione del tempo: “Se nessuno me lo chiede lo so. Se lo devo spiegare a qualcuno non lo so”. Umberto Eco lo utilizza a proposito della bellezza. Lo stesso potremmo fare, allora, per il silenzio, veramente difficile da definire, se non per negazione. Si pensi, del resto, ai due poli, della tranquillità (pace) e della paura, entrambi caratterizzati dal o fonte di silenzio. Più facile, invece, classificare e descrivere varie forme di silenzio: da cosa nascono, cosa provocano, chi, potremmo dire, ne è titolare. A questo scopo, e con un costante riferimento all’esperienza antica (greca e romana) del silenzio, verranno presentati ed esaminati due testi, il poema Silence, di Edgar Lee Master, e una pagina della scrittrice Nicole Krauss, da Storia dell’amore.
Per Nicoletta Polla-Mattiot è naturale pensare al silenzio come fonte della parola. Non solo per dire di più e meglio, ma perché porre l’accento sul silenzio, anziché svalutare il linguaggio, lo amplia di contenuti, coloritura emotiva e affettiva, potenzialità ed echi d’altrove. Vale la pena di indagare, dunque, il tacere come scelta e come azione. Anche se sembra impossibile definire il silenzio, è invece possibile farlo. Dargli corpo significa anche vederlo, sperimentarlo, agirlo. Il farsi silenzio come atto comunicativo e poetico è l’occasione per rinvenire le immagini del silenzio, percorrendo una galleria di personaggi che lo incarnano, a partire dall’antichità classica. Da Tacita Muta, Penelope, le Sirene si arriva fino alla lingua trattenuta di Palomar.
7.
mercoledì 17 aprile 2019 – ore 18.00
I LUOGHI DEL MITO TRA TERRA E CIELO
Anna Ferrari
Nel mito greco non c’è racconto che non sia ambientato in un luogo specifico, talvolta ancora perfettamente riconoscibile sulle carte geografiche, talvolta scomparso, dimenticato o difficilmente collocabile nella geografia reale, in qualche caso mai esistito. Ogni città, monte, fiume, isola, vallata della Grecia, dell’Asia Minore o dell’Italia antica conserva il ricordo delle gesta di qualche eroe fondatore, del passaggio di personaggi mitici e di divinità. Alcuni dei maggiori poemi della letteratura antica, dall’Odissea di Omero all’Eneide di Virgilio, dalle Argonautiche di Apollonio Rodio alle più tarde e quasi sconosciute Dionisiache di Nonno di Panopoli, tracciano eccezionali mappe geografiche del mito, dove i luoghi del quotidiano mondo degli uomini si fondono con i paesaggi nei quali si possono incontrare gli dèi. E anche se alziamo gli occhi verso il cielo, il mito è all’origine del nome di astri e costellazioni, presentati spesso come metamorfosi di eroi e proiezioni celesti di vicende terrene. Uno sguardo su alcune delle località che, vere o inventate, ospitano le storie narrate nella mitologia, sulla Terra come in cielo, permette di delineare gli orizzonti dell’immaginario dei Greci, dove mondo reale e mondo mitico si illuminano reciprocamente offrendo un’interpretazione leggendaria, ma coerente e chiarificatrice, della realtà.