Filosofia

Il pensiero filosofico degli Antichi

Il Club di Cultura Classica “Ezio Mancino” in occasione del suo decimo anno di attività organizza un ciclo di incontri sul pensiero dei Classici filosofici.

Gli incontri previsti per il 10° anno di attività sono tre, nei mesi di febbraio, marzo e aprile e si terranno presso la sede del CCC, l’Istituto “Athenaeum” di via Lombroso 13 a Torino. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

 

La prima chiacchierata, dedicata al pensiero filosofico degli Antichi e in compagnia del Professor Mario Bertelli, si è tenuta mercoledì 19 febbraio alle ore 18. Dalla durata di circa un’ora, l’incontro ha toccato interessanti tematiche, come la nascita della filosofia, la sua specificità, la sua applicazione ai problemi quotidiani.
È dunque stato un incontro introduttivo che è servito a stuzzicare la curiosità dei presenti ad approfondire e a partecipare agli appuntamenti successivi.

La filosofia: un sapere utile proprio perché non serve a niente

“[Pitagora] diceva che la vita è simile ad una Panegiria: gli uni vi vanno per lottare e vincere, altri per affari, ma i migliori vi vanno come spettatori, così come nella vita, diceva, alcuni nascono con anime di schiavi, bramosi di gloria e di guadagni, ma altri, i filosofi, desiderosi solo della verità”
(Diogene Laerzio 8, 8)

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Il secondo incontro è stato sempre in compagnia del Professor Mario Bertelli e si è tenuto mercoledì 12 marzo alle ore 18 presso l’Istituto “Athenaeum” di via Lombroso 13.

Filosofia e politica: una difficile, ma necessaria, alleanza

“Gli uomini non si sarebbero mai liberati da questi mali [cioè dai cattivi governi], per generazioni, finché la stirpe di coloro che sono rettamente e veramente filosofi non avesse occupato i vertici politici, o gli amministratori delle città non fossero diventati, per sorte divina, filosofi”
(Platone, La settima lettera).

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Terzo incontro: giovedì 22 maggio 2014 ore 18 a cura della Professoressa Paola Rossi

Platone politico: il conflitto delle interpretazioni

Platone e il modello della città fondata sulla giustizia nel dialogo la Repubblica: un modo radicale di pensare la politica come “sapere regale”.
Nel ‘900 ci si chiede se Platone è un anticipatore del pensiero politico liberale o di quello socialista o è il totalitario profeta del Terzo Reich: il conflitto delle linee interpretative novecentesche nel loro intreccio con le drammatiche vicende storiche del secolo.